Esercizi con la manica protettiva

Le maniche protettive vengono usate per l’addestramento del cane alla difesa del padrone, della proprietà e del territorio, per allenamento all’attacco, e anche per la preparazione professionale dei cani di servizio speciale. Una ampia scelta di maniche protettive presenti nel nostro negozio online, vi permetterà di scegliere l’attrezzatura necessaria per tutti i tipi di addestramento. In questo articolo vi proponiamo alcuni esercizi che vi  saranno d’aiuto durante l’addestramento del vostro cane con le nostre maniche protettive.

Addestramento alla presa e alla lotta

Inizialmente il cane rimane legato al guinzaglio. L’addestratore indossa la manica protettiva morbida (modelli PS12, PS13) e anche la tuta protettiva. La prima parte dell’addestramento si svolge eseguendo l’esercizio simile a quello con il riporto da mordere. L’obbiettivo di questo esercizio è insegnare al cane ad afferrare la manica con tutta la bocca. In questa tappa l’addestratore svolge un ruolo fondamentale ed è completamente responsabile per i successi e gli insuccessi dell’allenamento.

Morbida manica protettiva in juta PS12

La cosa più importante è che l’addestratore tenga la manica nella posizione corretta, cioè orizzontale, non troppo in basso e non troppo in alto, all’incirca al livello del bacino. Se l’addestratore è destro, la manica si mette sul braccio sinistro. In questo caso nel momento dello scontro con il cane, l’uomo deve tirare indietro il braccio sinistro in modo che l’animale non impatti su di esso violentemente rischiando di farsi del male. Il braccio destro invece va tenuto disteso dalla parte opposta e usato per mantenere l’equilibrio.

Quando il cane prende la manica, l’addestratore mette il braccio sinistro avanti per offrire al cane un appoggio. In questo momento bisogna iniziare il cosiddetto “trasferimento”. L’addestratore tira il cane controllando che lui non lasci la presa sulla manica. Nello stesso tempo il padrone del cane o l’istruttore si sposta accanto e incoraggia l’animale, tenendolo sul guinzaglio lungo per dargli la massima liberta dei movimenti. Se il cane dimostra buone caratteristiche combattive, dopo qualche esercizio di questo tipo si può passare alla manica protettiva dura, facendo gli stessi esercizi.

Manica protettiva per addestramento professionale PS200

Dopo alcune prove il padrone può lasciare il guinzaglio dando al cane piena liberta, rimanendo lui stesso sempre accanto al cane. Ogni esercizio deve concludersi sempre in modo che il cane, impossessandosi della manica, riceva lodi e incoraggiamenti.

Anche la prossima tappa dell’addestramento, cioè la lotta, dipende completamente dalla capacità dell’addestratore, il quale deve muovere la manica protettiva su e giù, inizialmente in modo lento e poi sempre più veloce e deciso. La velocità e l’ampiezza dei movimenti dipende dal carattere e dalla combattività del cane.

Infine la prossima tappa dell’allenamento sono gli esercizi con l’uso della bacchetta o del frustino da addestramento, con il quale l’istruttore distribuisce dei colpi al cane durante la lotta. L’addestratore deve saper scegliere il momento giusto per dare i primi colpi, in modo che il cane non lasci l’oggetto, non si spaventi e non rallenti i suoi movimenti. Perciò se dopo aver ricevuto il colpo l’animale non mette sufficiente energia, e addirittura molla la presa sulla manica, questo è da attribuire all’addestratore che ha scelto il momento sbagliato per dare il colpo. 

Lavoro con la manica protettiva PS28 e la bacchetta da addestramento

L’addestratore deve portare un colpo con la bacchetta da addestramento nel momento in cui il cane stringe fortemente la manica fra i denti e dimostra l’evidente desiderio di continuare a lottare. Dopo il colpo l’addestratore non deve allontanarsi ma continuare la lotta per aumentare la reazione aggressiva del cane. Solo dopo qualche minuto si potrà cedergli la manica.

Se dopo il colpo il cane lascia la manica protettiva, bisogna ritornare alla fase precedente di questo esercizio o anche all’addestramento alla presa con la bocca. Allo stesso tempo l’addestratore non deve mai abbandonare la bacchetta o il frustino in modo che il cane si abitui ad esso.

Bisogna ricordare però che i cani ben temprati possano ignorare i colpi della bacchetta. Anzi questi colpi possono stimolarli ad afferrare la manica protettiva in modo ancora più deciso. 



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